Flute o coppa?

Flute o Coppa?

Lo champagne è senza dubbio lo spumante più lussuoso e famoso del mondo, spesso consumato in occasioni di festa ed eventi particolarmente importanti. Prima di parlare della sua provenienza, della sua preparazione e della sua storia, è bene dar risposta ad una delle domande che spesso è stata argomento di discussione:
dove va servito lo champagne?

Il Flute

Tale parola, che etimologicamente assume il significato di flauto, viene utilizzata per indicare una particolare tipologia di bicchieri per il consumo di diversi spumanti, caratterizzati da un gambo sottile e allungato, che permette di evitare che il contenuto si riscaldi mentre lo si tiene in mano. Inoltre, la particolare forma con cui vengono realizzati permette di evitare la dispersione di bollicine e aromi, la quale è più probabile per un bicchiere di forma larga.


La Coppa

A differenza del Flute, la Coppa ha una forma ampiamente più larga ma una profondità molto ridotta. Storicamente fu realizzata in Inghilterra nel 1663 proprio per lo champagne, ma leggenda narra che la figura del bicchiere fu modellata sul seno di Madame de Pompadour, amante di re Luigi XV, reputato praticamente perfetto. La scelta non fu casuale, infatti, era risaputo che Madame de Pompadour amava il vino spumante e lo sorseggiava ogni qualvolta ne avesse l'occasione.



Quale dei due scegliere?
In conclusione, il Galateo vuole che in caso di spumanti secchi è bene utilizzare un bicchiere allungato, come il Flute, che permette alle catenelle di bollicine di estendersi lungo tutto il bicchiere. La Coppa è adatta, invece, per spumanti aromatici, quale il Moscato, in quanto l'ampia forma della superficie libera permette di liberare tutti i profumi.

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